Indy. Fiera dei gusti non omologati
1-2-3 giugno Roma, centro sociale Brancaleone, via Levanna 13
Editori, etichette musicali, produttori cinematografici, vignaioli e birrai quando gli indipendenti fanno la differenza.
Libri, cinema, musica, vini e birre. Indy è una fiera del gusto non omologato che raccoglie produttori indipendenti: editori, produzioni cinematografiche e musicali, vignaioli e birrai. Tre giorni per mettere a confronto le esperienze di settori diversi eppure accomunati dallo stesso pro- blema: la pressione dei monopoli e della grande distribuzione, che cancella le differenze e impone la stessa uniformità di gusto.
Le sale cinematografiche, le librerie di catena, gli scaffali dei supermercati, i media e i giornali propon- gono gli stessi prodotti culturali e materiali, prodotti serializzati e privi di ogni peculiarità. I produttori indipendenti, a prescindere dal settore in cui sono impegnati, sembrano oggi avere poche alternative: accettare le regole e adeguare quello che fanno – la loro passione, il loro sapere, la loro abilità – a un «mercato» che è tutto fuorché «libero».
Indy è una fiera del «gusto» che rifiuta queste regole e questa standardizzazione. È una fiera che riven- dica il diritto alla differenza. Differenza che è la traduzione in un libro, in un vino, in una birra, in un film o in un brano musicale della cultura e della sapienza di chi li produce. Indy è una fiera di «produttori» che vedono stringersi i margini della propria libertà, perché il mercato, oltre al gusto, impone prezzi e forme di produzione.
Indy è una fiera per «consumatori non omologati», per chi in un vino o in un film, in un libro o in una birra, è ancora capace di trovarci un’anima. Indy vuole essere il prototipo di una diversa fiera del gusto. Un luogo di confronto tra produttori pro- venienti da ambiti eterogenei e di incontro con un bacino di «consumatori» attento e in cerca di diver- sità, capaci di superare la povertà di esperienza delle produzioni massificate. Non una mostra di prodotti o un nuovo salone dell’edonismo. Ma un percorso dentro quelle filiere produttive attente a ciò che fanno, consapevoli del modello culturale, relazionale e ambientale di cui sono portatrici.
Indy è un’iniziativa di Radio Popolare Roma, della rivista culturale mensile Alfabeta2, della casa editrice DeriveApprodi, ed è ospitata negli spazi del centro sociale Brancaleone.
1-2-3 giugno Roma, centro sociale Brancaleone, via Levanna 13
Editori, etichette musicali, produttori cinematografici, vignaioli e birrai quando gli indipendenti fanno la differenza.
Libri, cinema, musica, vini e birre. Indy è una fiera del gusto non omologato che raccoglie produttori indipendenti: editori, produzioni cinematografiche e musicali, vignaioli e birrai. Tre giorni per mettere a confronto le esperienze di settori diversi eppure accomunati dallo stesso pro- blema: la pressione dei monopoli e della grande distribuzione, che cancella le differenze e impone la stessa uniformità di gusto.
Le sale cinematografiche, le librerie di catena, gli scaffali dei supermercati, i media e i giornali propon- gono gli stessi prodotti culturali e materiali, prodotti serializzati e privi di ogni peculiarità. I produttori indipendenti, a prescindere dal settore in cui sono impegnati, sembrano oggi avere poche alternative: accettare le regole e adeguare quello che fanno – la loro passione, il loro sapere, la loro abilità – a un «mercato» che è tutto fuorché «libero».
Indy è una fiera del «gusto» che rifiuta queste regole e questa standardizzazione. È una fiera che riven- dica il diritto alla differenza. Differenza che è la traduzione in un libro, in un vino, in una birra, in un film o in un brano musicale della cultura e della sapienza di chi li produce. Indy è una fiera di «produttori» che vedono stringersi i margini della propria libertà, perché il mercato, oltre al gusto, impone prezzi e forme di produzione.
Indy è una fiera per «consumatori non omologati», per chi in un vino o in un film, in un libro o in una birra, è ancora capace di trovarci un’anima. Indy vuole essere il prototipo di una diversa fiera del gusto. Un luogo di confronto tra produttori pro- venienti da ambiti eterogenei e di incontro con un bacino di «consumatori» attento e in cerca di diver- sità, capaci di superare la povertà di esperienza delle produzioni massificate. Non una mostra di prodotti o un nuovo salone dell’edonismo. Ma un percorso dentro quelle filiere produttive attente a ciò che fanno, consapevoli del modello culturale, relazionale e ambientale di cui sono portatrici.
Indy è un’iniziativa di Radio Popolare Roma, della rivista culturale mensile Alfabeta2, della casa editrice DeriveApprodi, ed è ospitata negli spazi del centro sociale Brancaleone.
Nessun commento:
Posta un commento