lunedì 31 marzo 2014

I BOTRI DI GHIACCIOFORTE, PRIMI A PRODURRE VINO BIOLOGICO NEL GROSSETANO, ADERISCONO AL VINITALYBIO 6/9 APRILE 2014

Con oltre 5 miliardi di export nel 2013 l’Italia è il primo esportatore mondiale di vino in volume. Merito anche del bio, che contribuisce al successo del settore grazie ai 56mila ettari coltivati a vite da vino con metodo biologico, oltre il 10% dei quali in Toscana. E proprio il vino biologico certificato quest’anno sarà al centro del VinItaly. La novità assoluta dell’edizione 2014 della fiera più importante del settore, infatti, è il VinItalybio: salone specializzato riservato ai vini biologici certificati, per valorizzare le produzioni enologiche prodotte secondo le norme del regolamento europeo sulla produzione e l’etichettatura del vino biologico, che si troverà all’interno del padiglione n.11.
Un debutto al quale non potevano mancare I Botri di Ghiaccioforte: la prima azienda vitivinicola biologica del Grossetano, nata nel 1989 e situata a 12 km dal centro di Scansano, di fronte al sito etrusco Ghiaccioforte. Proprio I Botri sono stati i primi a produrre in Maremma Morellino di Scansano Biologico.
L’azienda, 5 ettari in tutto, è condotta familiarmente da Giancarlo Lanza e Giulia Andreozzi. Ambedue sono dotati di notevole sapienza enologica, passione per la terra e cultura. Per loro la scelta del bio è stata naturale, come quella di coltivare vitigni autoctoni e di vinificare mantenendo metodi e saperi tradizionali per ottenere un prodotto che sia davvero espressione del territorio.
“Scommettere sul biologico – spiegano infatti Giulia e Giancarlo – è stata una scelta naturale, nata sia dalla volontà di tutelare e rispettare la biodiversità del nostro vigneto, che dalla volontà di produrre un vino di alta qualità, privo per di residui chimici di sintesi. Inoltre coltivare senza l'uso di additivi e trattamenti chimici, ma utilizzando solo sostanze naturali che non entrano nel ciclo vitale della pianta come il rame e lo zolfo, ci ha permesso di tutelare anche la nostra salute, così come quella di collaboratori e visitatori”.
E l’attenzione ad ambiente e sostenibilità permea l’azienda a tutto tondo: la cantina  costruita con grande attenzione al risparmio energetico e secondo i dettami della bioarchitettura, l’acqua piovana viene convogliata in cisterne e utilizzata per usi domestici.
I Botri di Ghiaccioforte producono una riserva di rosso, Vigna i Botri, e un bianco, Ghiaccioforte. Segni particolari del rosso un uvaggio di vitigni autoctoni a base di sangiovese (75%), arricchito con prugnolo gentile (10%), alicante grenache (10%) e ciliegiolo (5%), due anni di cantina in tini di acciaio prima e poi elevazione in botti grandi di rovere di Slavonia, quindi ancora un anno di affinamento in bottiglia. Il Giaccioforte ha un uvaggio di procanico, malvasie, vermentino e ansonica, vinificazione in bianco, con lunga sosta sui lieviti di fermentazione.
Nel 2006 il vigneto ha ottenuto il riconoscimento della DE.CO, la denominazione comunale con tanto di particella di mappa,  uscendo dalle precedenti D.O.C.G e D.O.C. di appartenenza.
A Vinitalybio I Botri di Ghiaccioforte saranno presenti con tre diverse annate di Vigna i botri: 2008, 2009 e 2010, e con la vendemmia 2013 di Ghiaccioforte. A mescere e far degustare sia il bianco che le riserve di rosso saranno lo stesso Giancarla Lanza, enologo, e Andrea Andreozzi, sommelier come la sorella Giulia.

Ufficio stampa Azienda agricola I Botri di Ghiaccioforte  - 

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